Archivio

Archive for Maggio 2012

Rise And Fall – Faith

Autore: Rise And Fall

Titolo: Faith

Genere: hardcore, post-hardcore

2012

Tout court: furia e furore!

 

 

partiamo da una constatazione: il nuovo album dei Rise and Fall è una goduria unica per le orecchie. basta, non dovete sapere altro, ora andate su google digitate il nome della band, il titolo del disco + .rar e, quando lo ascolterete, vedrete che avevo ragione. sì, magari sono stato un po’ saccente (pfui), però con me è andata così. mi arriva una prima segnalazione del disco, che io puntualmente snobbo con fare radical-chic, poi me ne arriva un altra e inizio a chiedermi se valga la pena. in un momento di noia, spingo daunlò e gli do’ una chance. occhei, lo ammetto: al primo ascolto, ho detto ‘bello’ ma non ero ancora del tutto convinto. ma poi un ascolto tirava l’altro e ora mi ritrovo a dire che è una delle migliori cose hardcore uscite quest’anno e che i Rise And Fall da Ghent, Belgio, sono una realtà di cui va preso atto. quindi, grazie ragazzi per quest’ottimo disco.

tutto quello che avete bisogno di sapere

Clubroot – III – MMXII

Autore: Clubroot

Titolo: IIII – MMXII

Genere: post-step, ambient, idm

2012

Tout court: spettacolare.

 

 

e non avevo dubbi. perché Dan Richmond ci ha abituati bene, fin troppo bene. tra i lavori che ha fatto finora (noi avevamo già parlato del chapter 2) non riesco a trovare un difetto che è uno. e poi si è fatto voler bene da tanta, troppa, gente- diciamola tutta. un miscelatore di suoni così la fa in barba a tutti, anche al Tom Cruise bambino di Cocktail (film che andrebbe rimosso dalla memoria collettiva o al quale dovrebbe essere eretto un monumento, che dir si voglia), ci strappa sempre un ricordo e ci catapulta nella nostalgia. lui e il buon Will Bevan sono gli unici che sanno interpretare gli uomori della situazione: è come mettere uno specchio di fronte ai nostri occhi e veder le immagini trasformate in suono. (cazzo, che metaforone che ho fatto: perdonatemi, giuro che da oggi smetto). bello, molto bello questo disco: si merita una discreta quantità di ascolti, ché è una di quelle cose che ti entrano sotto pelle e per le quali ti viene sempre il dubbio d’esserti lasciato sfuggire qualcosa.

pagina feisbuc
l’etichetta